Report – Value over volume – Le grandi operazioni vanno avanti, nonostante il calo complessivo del volume di affari in Italia

L’Italia ha registrato un’attività di M&A pari a 29,1 miliardi di euro nel primo trimestre del 2020, con un incremento dell’11% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, anche con il volume di transazioni diminuito del 32%.
L’aumento del valore dell’operazione è in contrasto con l’attività di M&A nei Paesi dell’Unione allargata – Unione Europea più il Regno Unito – che ha registrato nei primi tre trimestri del 2020 un valore complessivo di 383,3 miliardi di euro, con un calo dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Da sottolineare:

  • Il valore delle fusioni e acquisizioni italiane ha registrato un aumento su base annua tra il primo e il terzo trimestre del 2020, anche se il volume è diminuito, con 318 operazioni per un valore di 29,1 miliardi di euro che rappresentano un calo del 32% in volume, ma un aumento dell’11% in valore. L’aumento del valore delle operazioni è in gran parte dovuto a un aumento delle offerte di valore più elevato. Sono stati annunciati sette dea deal da 1 miliardo di euro nei primi nove mesi dell’anno, incluso il più grande affare dell’anno finora: l’acquisizione di Fibercop da 7,7 miliardi di euro da parte di un consorzio guidato da Kohlberg Kravis Roberts e Telecom Italia nel settoreTMT
  • Anche l’attività di Private Equity (PE) nei primi nove mesi del 2020 è stata caratterizzata da operazioni importanti – seguendo più o meno lo stesso trend del M&A. Tra il 1° e il 3° trimestre si sono registrate 88 operazioni di PE, con un calo del 25% in volume, ma con valore salito del 141% a 15,6 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Si tratta di un valore superiore a quello complessivo registrato dal PE nel 2019, che ha raggiunto 11,8 miliardi di euro.
  • A livello settoriale, il settore dei beni di consumo sembra destinato a tornare alla ribalta, poiché una migliore gestione della pandemia anticipa un rimbalzo. Le prospettive per il 2021 sono molto più promettenti di quanto non lo fossero sei mesi fa, con un trend di negoziazioni nel terzo trimestre che consentono un cauto ottimismo, in particolare per il settore dei beni di consumo. Tra aprile e ottobre, Mergermarket ha pubblicato 243 storie di “aziende in vendita” in Italia, di cui 87 nel settore dei beni di consumo. I settori che seguno sono stati TMT e industriali e chimici, con 36 storie ciascuno.
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